domenica 5 giugno 2011

"Cose semplici per salvare il mondo. Differenziando e riciclando".


Non e' una mia idea, ovvero potrebbe esserla, ma in realtà è lo slogan ideato da Hera e inviato a tutte le famiglie modenesi in busta contenente alcuni depliant illustrativi sulla raccolta differenziata e la destinazione dei rifiuti. Non vi nascondo il mio interesse per le cose dichiarate. La prima sulla percentuale di rifiuti che realmente viene recuperata, il 91,1% di quella che noi differenziamo e portiamo nei cassonetti stradali e alle isole ecologiche. Percentuale sulla quale nutro diversi dubbi dopo aver visitato il centro Akron che si trova in via Caruso a Modena, dove vengono ulteriormente suddivisi i rifiuti della raccolta differenziata a cassonetto e dove si riesce a stimare che una piu' alta percentuale di rifiuti differenziati in quel modo è sporca e inadeguata e pertanto viene mandata a incenerimento.
A tal proposito ricordo che è da poco partita la conferenza di pianificazione per l'aggiornamento del Piano provinciale dei rifiuti (PPGR) e che tra gli obiettivi del piano dichiarati dall'assessore all'ambiente c'è quello di "...garantire una corretta gestione dei rifiuti, partendo dalla prevenzione, dal recupero di materia ed energia, lasciando alla smaltimento solo un ruolo residuale, riducendo ulteriormente l'impatto sull'ambiente. Per questo si incentiverà il recupero, puntando su un equilibrato sistema di raccolta che prevede l'integrazione di diversi modelli. Dal punto di vista impiantistico il rifiuto urbano residuo sarà avviato al termovalorizzatore e non prevediamo nessuna nuova discarica, ma solo l'eventuale ipotesi di ampliamento e adeguamento in caso di necessità". (http://newsrivista.provincia.modena.it/page.asp?IDCategoria=268&IDSezione=5251&ID=93180).
In realtà sono spesso pubblicità e basta. Come esempio voglio portarvi la festa del 2 giugno scorso dove in centro a Modena si distribuiva cibo in piatti di plastica (lo vedete nella foto allegata insieme alla pubblicazione citata). Se vado a leggere nell'allegato inviato (il Rifiutologo) mi accorgo che i piatti di plastica li devo mettere nell'indifferenziato perchè non sono riciclabili.
Questo non è un caso isolato, succede in tutte le feste. Se fossero usati piatti in mais o bioplastica potrebbero essere raccolti insieme all'organico e mandati a compostaggio. Invece che mandare tutto quanto all'inceneritore.
Stesso discorso vale, oltre che per le feste, nei parchi cittadini dove non si trova un cestino suddiviso per materiali in modo differenziato ma solo cestini dell'indifferenziato strapieni nei fine settimana d'estate, anzi spesso con bicchieri e lattine sparsi in terra.
Questà è in realtà la volontà di chi ci amministra che deve sostenere e dimostrare, facendo un banale e mirato sondaggio telefonico ai cittadini di Modena, che la maggioranza dei modenesi non vuole la raccolta differenziata porta a porta.
Prima di tutto bisogna spiegare di cosa si tratta e che facendo quella, non solo a Modena ma anche il piu' possibile negli altri comuni della provincia, potremmo fare a meno dell'inceneritore, riuscire a non costruire la terza linea e abbandonare progressivamente anche quella esistente.
Ricordo ai cittadini ed alle associazioni interessate che in questi giorni è in corso l'autorizzazione alla terza linea dell'inceneritore di Modena, che è possibile fare osservazioni da presentare all'Assessore all'ambiente della Provincia. Oltre che le osservazioni al Piano provinciale dei rifiuti entro il 15 giugno.

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