venerdì 10 giugno 2011

"Non farti prendere per il naso": l'appello ad andare a votare SI su acqua e nucleare del WWF Italia e Modena.

Nel 1987 il popolo italiano aveva già chiesto con un referendum di abbandonare il nucleare, evitando così una seconda  Cernobyl, un’altra Fukushima. Eppure ancora dopo 23 anni paghiamo sulle nostre bollette  1 miliardo l’anno per mettere in sicurezza  le scorie radioattive e gli impianti nucleari spenti. Inoltre vogliono togliere i contributi alle energie rinnovabili per finanziare il nucleare.
La gestione privata non migliora la qualità del servizio e dell’acqua erogata dai rubinetti, anzi fa aumentate le tariffe del 60% e diminuire del 66% gli investimenti. Lo conferma un’indagine del Centro Studi di Mediobanca.

Il WWF chiede che si voti SI’ per abrogare le norme che:
•    garantiscono una corsia preferenziale alla gestione privata dei servizi idrici (scheda rossa);
•    introducono nella bolletta un sovrapprezzo di almeno il 7%,  ad esclusivo vantaggio di chi gestisce l’acqua che esce dal rubinetto delle nostre case (scheda gialla);
•    rilancia la costruzione di centrali nucleari in Italia (scheda grigia).

In queste ultime due settimane, ci sono stati vari tentativi per ostacolare il voto e confondere le idee della gente sui referendum. In particolare sul nucleare. E’ bene, comunque la si pensi, andare alle urne: perché solo se la maggioranza esprimerà il suo voto, la consultazione popolare sarà ritenuta valida e ognuno di noi potrà veramente dire la sua su argomenti tanto importanti per l’ambiente.

Se vincerà il SI sull'acqua a Modena sostanzialmente non cambierà nulla, cioè la multiutility non sarà costretta a vendere azioni ai privati e manterrà la percentuale attuale di controllo dei comuni che è intorno al 60%. Verrebbe a cadere invece il profitto “assicurato” (pari almeno al 7 per cento) per gli azionisti, ma l’acqua rientra nei beni essenziali che non possono essere né privatizzati né diventare oggetto di profitti assicurati. Inoltre il provvedimento riguarda anche i rifiuti e non solo l'acqua.

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